La tomografia computerizzata è di solito necessaria in seguito a radiografie o ecografie, o altre visite specialistiche, per approfondire il quadro clinico del paziente.
In particolare, la tomografia computerizzata si utilizza per ricercare neoplasie primitive o localizzazioni secondarie, per studiare il sistema nervoso centrale ma anche quello vascolare, in particolare le arterie. I principali ambiti di applicazione della tomografia computerizzata, quindi, sono quello neurologico, scheletrico, traumatologico, oncologico, ginecologico, vascolare, ma la TC è utile anche per lo studio dell’apparato digerente, urinario. La tomografia computerizzata, infine, è molto impiegata in condizioni di emergenza, ad esempio a seguito di emorragie o ischemie cerebrali, aneurismi, embolie.
Inoltre chi soffre di claustrofobia può sottoporsi alla tomografia computerizzata: il tunnel, infatti, è largo e corto.
A proposito delle radiazioni, queste possono superare anche di 40-50 volte quelle necessarie in una comune radiografia: perciò è importante che le circostanze richiedano espressamente tale esame. In ogni caso, la massima dose di radiazioni emessa è nettamente inferiore a quella che potrebbe causare dei danni al paziente.